Alfredo Bevilacqua (1910-1993)

Alfredo Bevilacqua è nato il 5 Marzo 1910 a Fabbri di Montefalco (Perugia), membro di una numerosa famiglia di contadini, non ebbe la possibilità di studiare, ma era dotato di grande intelligenza e intraprendenza: doti che gli permisero di abbandonare presto la vita dei campi. Svolse contemporaneamente diversi lavori: durante il giorno era attivo come muratore e imbianchino, mentre di sera svolgeva l’attività di barbiere. A un certo punto, grazie al fiuto per gli affari, iniziò ad acquistare campi per lottizzarli e rivenderli.

La vena artistica emerse attorno ai 50 anni: cominciò a costruire statue negli orticelli che coltivava. Realizzava una struttura interna di ferro e tronchi, poi la ricopriva con il cemento armato. I soggetti prediletti erano quelli della sua quotidianità, come il suo nucleo familiare, ma anche temi religiosi: la Sacra Famiglia e vari santi umbri, tra cui San Benedetto da Norcia, San Francesco d’Assisi e Santa Rita da Cascia, riconoscibili grazie alla rappresentazione accurata dei loro attributi.

Le sue opere si trovano in provincia di Perugia: tra Geppa e Maiano (frazione di Spoleto). A Geppa sono collocate all’interno del cosiddetto Casaletto di Flavia: in origine un’osteria, lo acquistò per lottizzarlo, coltivò la vigna e l’orto – dove si trovano le sculture -, infine lo vendette a una signora inglese – ora deceduta – che mantenne intatte le opere di Bevilacqua. A Maiano, invece, si trovano in un orto di proprietà della famiglia.

Attualmente i due siti non sono accessibili, ma è stato possibile ricostruire la storia di Bevilacqua tramite il genero Giovanni Duca, incontrato a Maiano nell’estate del 2023.

La storia rientra tra quelle raccolte per conto di Costruttori di Babele ed è emersa grazie a un articolo pubblicato da Agnese Benedetti nel blog Berenice.

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Alfredo Bevilacqua nació el 5 de marzo de 1910 en Fabbri de Montefalco (Perugia), miembro de una numerosa familia de campesinos, no tuvo la posibilidad de estudiar, pero tenía una gran inteligencia y un espíritu emprendedor: habilidades que le permitieron abandonar pronto la vida rural. Trabajó al mismo tiempo como albañil, pintor y barbero: los dos primeros los hacían durante el día, el último de noche. En algún momento, gracias a su olfato para los negocios, comenzó a comprar campos para parcelarlos y revenderlos.

La vena artística surgió alrededor de los 50 años: comenzó a construir estatuas en los huertos que cultivaba. Hacía una estructura interna de hierro y troncos, luego la cubría con hormigón armado. Los temas predilectos eran los de su vida cotidiana, como su núcleo familiar, pero también sujetos religiosos: la Sagrada Familia y varios santos umbros, entre ellos San Benito de Nursia, San Francisco de Asís y Santa Rita da Cascia, reconocibles gracias a la representación precisa de los atributos.

Sus obras se encuentran en la provincia de Perugia: entre Geppa y Maiano (aldea de Spoleto). En Geppa están en el así llamado Casaletto di Flavia: originalmente una taberna, lo compró para parcelarlo, cultivó la viña y el huerto – donde se encuentran las esculturas -, finalmente lo vendió a una señora inglesa – ahora fallecida – que mantuvo intactas las obras de Bevilacqua. En Maiano están en un huerto de propiedad de la familia.

De momento los sitios no son accesibles, pero ha sido posible reconstruir la historia de Bevilacqua a través del yerno Giovanni Duca, encontrado en Maiano en el verano de 2023.

La historia es una de las recopiladas por cuenta de Constructores de Babel y surgió gracias a un artículo publicado por Agnese Benedetti en el blog Berenice.

Foto di Giovanni Duca.