Angelo Stagnaro (1940-2018)
Angelo Stagnaro, creatore del Parco delle “bombosculture”, è venuto a mancare nel 2018 nella sua casa di Casarza Ligure (Genova). La sua scomparsa venne ricordata da Gabriele Mina in un articolo pubblicato sul n. 2/2018 di «Bric-à-brac», ora riproposto sotto forma di «Quaderno».
Per Stagnaro, esposto anche alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, ci si attendeva un destino diverso da quello di siti la cui precarietà è insita nella loro stessa natura.
La sua abitazione privata comprendeva il parco allestito in un piccolo pezzo di terreno adiacente e il museo di minerali “Parma Gemma”, dedicato alla madre. Il tutto andò in eredità a dei lontani parenti che – forse inconsapevoli del valore sia delle sculture che del museo – svuotarono interno ed esterno per poter mettere in vendita la proprietà.
Stagnaro era un esperto riconosciuto di minerali: li raccolse in vari luoghi, vi dedicò studi ed energie, ricevendo per questo il titolo di “Cavaliere al merito della Repubblica”. Nel tempo il museo era già andato in declino, finendo con il chiudere e la collezione venne divisa – con la mediazione dell’amministrazione di Casarza – fra l’università di Genova e lo stesso Comune.
Aveva prodotto vari materiali durante gli anni di ricerca: pubblicazioni, testi inediti, lettere, appunti sparsi… Costruì numerose bacheche di ferro per contenere i minerali che affollavano la casa, tanto da non potersi quasi più muovere. Aveva anche intenzione di pubblicare tre volumi in cui narrare le vicende del museo e del parco: nelle bozze del suo libro aveva inserito quasi tutte le bombosculture, numerate, battezzate con nomi creativi, accompagnate da qualche spiegazione e dai versi in rima che componeva una sua amica.
Ogni cosa è andata persa e le “bombosculture” sono diventate dei rottami.
Alcune sono andate nel Parco di Pinocchio a Collodi, dove saranno visibili al momento del completamento della parte nuova del parco, snaturate dal loro contesto e private della loro storia.
Ora la casa – acquistata da una coppia di Casarza ignara del passato dell’edificio – si sta apprestando a diventare un B&B, mentre il cortile che ospitava il Parco delle bombosculture (chiamato anche “Pria City”: “pria”, pietra, era il soprannome di Angelo) diverrà un parcheggio auto.
Angelo Stagnaro, creador del Parque de las «bomboesculturas», falleció en 2018 en su casa de Casarza Ligure (Genova). Su desaparición fue recordada por Gabriele Mina en un artículo publicado en el n. 2/2018 de «Bric-a-brac», ahora repropuesto en forma de «Cuaderno».
Para Stagnaro, también expuesto en la Pinacoteca Nacional de Bolonia, se esperaba un destino diferente al de los sitios cuya precariedad le corresponde por su misma naturaleza.
Su casa privada incluía el parque situado en un pequeño terreno adyacente y el museo de minerales «Parma Gemma», dedicado a su madre. Todo fue heredado de parientes lejanos que – quizás no conscientes del valor tanto de las esculturas como del museo – vaciaron el interior y el exterior poniendo en venta la propiedad.
Stagnaro era un experto reconocido en minerales: los recogió en varios lugares, les dedicó estudios y energías, recibiendo por ello el título de «Caballero al mérito de la República». En el tiempo, el museo ya había ido en declive, terminando con el cierre y la colección fue dividida – con la mediación de la administración de Casarza – entre la universidad de Genova y el mismo municipio.
Produjo varios materiales durante los años de investigación: publicaciones, textos inéditos, cartas, notas dispersas… Construyó numerosas gabinetes de hierro para contener los minerales que llenaban la casa, tanto que casi no podía moverse. También tenía la intención de publicar tres volúmenes en los que narrar las vicisitudes del museo y del parque: en los borradores de su libro había incluido casi todas las bomboesculturas, numeradas y bautizadas con nombres creativos, cada una estaba acompañada por explicaciones y versos en rima que componía una amiga suya.
Todo se ha perdido y las «bomboesculturas» se han convertido en escombros.
Algunas han ido al Parque de Pinocho en Collodi, donde se expondrán en la parte nuova del parque todavía en construcción, y serán desnaturalizadas por su contexto y privadas de su historia.
Ahora la casa – comprada por una pareja de Casarza que no conocía el pasado del edificio – se está convirtiendo en un B&B, mientras que el patio del Parque de las bomboesculturas (también llamado «Pria City»: «pria», piedra, era el apodo de Angelo) se convertirá en un aparcamiento.
I quaderni di Bric-à-brac
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Foto di Costruttori di Babele: nell’ultima il sito dopo lo smantellamento nell’estate 2024.